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F
Federal Reserve System
Sistema creditizio e di emissione degli Stati Uniti d'America, creato con il
Federal Reserve Act (1913). È costituito da dodici distretti ed è
diretto dal Board of Governors of the F.R.S. (Consiglio dei governatori) composto
da sette membri, coadiuvato dal Federal Advisory Council (Consiglio federale
di consulenza) e del Federal Open Market Committee (Comitato federale del mercato
aperto).
Fib30
Era il future sull'indice di Borsa Mib30. Il 22 marzo 2004 hanno avuto inizio
le contrattazioni i nuovi derivati sull'indice S&P/MIB, che dal settembre
2004 hanno sostituito il Fib30 e le opzioni sul mib30.
Finanza etica
Non esiste una definizione univoca di finanza etica. In generale con tale termine
vengono individuati due distinte applicazioni degli strumenti finanziari: la
microfinanza (soprattutto il microcredito) rivolta alle fasce di popolazione
più deboli così come attuata dalle "Banche dei poveri"
(vedi voce) nei paesi del Terzo mondo e, in anni recenti, anche in quelli ricchi;
l'investimento etico, cioè la gestione dei flussi finanziari raccolti
con strumenti quali i fondi comuni per sostiene organizzazioni che lavorano
nel campo dell'ambiente, dello sviluppo sostenibile, dei servizi sociali, della
cultura e della cooperazione internazionale.
Finanziaria (legge)
La cosiddetta legge finanziaria (chiamata anche semplicemente "finanziaria")
è una legge ordinaria recante, secondo una formula ricorrente, "Disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato"; insieme
a quella di bilancio, è il principale documento giuridico previsto dall'ordinamento
della Repubblica italiana per regolare la vita economica del Paese.
In particolare, mentre la legge di bilancio è lo strumento previsto dalla
Costituzione attraverso il quale il Governo comunica al Parlamento le spese
e le entrate della vigente legislatura (cioè tira le somme delle entrate
e delle uscite dell'anno così come sono previste dalle leggi in vigore),
con la legge finanziaria il Governo ha la facoltà di introdurre delle
innovazioni normative in materia di entrate e di spesa, fissando anche il tetto
massimo dell'indebitamento dello Stato. La legge finanziaria deve essere presentata
dal Governo al Parlamento entro il 30 settembre. Il Parlamento ha tempo di esaminarla
ed emendarla entro il 31 dicembre. Qualora si vada oltre la scadenza di fine
anno, allora entra automaticamente in vigore il cosiddetto "esercizio provvisorio",
cioè un periodo massimo di 4 mesi nel corso del quale ha luogo la gestione
del bilancio non ancora approvato dal Parlamento. A seguito dell'approvazione
da parte del Parlamento, la legge finanziaria regola la vita economica del Paese
nell'arco di un anno solare. Gli obiettivi economici su un periodo più
lungo sono invece definiti dal Governo nel Documento di programmazione economica
finanziaria (DPEF).
Fiscal drag (drenaggio fiscale)
Aumento della pressione fiscale derivante dalla conservazione di aliquote di
tassazione crescenti pur in presenza di fenomeni inflazionistici che svalutano
il potere di acquisto della moneta. In pratica è un aumento di esazione
fiscale che si ha in assenza di qualsiasi politica ad hoc, ma solo come conseguenza
di un aumento dei redditi sottoposti all'imposizione fiscale per effetto dell'inflazione,
che gonfia i redditi nominali.
Fixing
Quotazione di un titolo in un predeterminato momento durante la sua quotazione
"in continua".
Floating rate note (floater)
Titoli di credito a interesse variabile, normalmente espressi in una valuta
diversa da quella dell'emittente (tipicamente in dollari).
Floor
Forma di contratto che consente di coprirsi dai rischi della fluttuazione del
tasso variabile e nel contempo garantisce, in caso di discesa improvvisa dei
tassi attivi, un rendimento minimo sui propri investimenti a tasso variabile.
Flottante
Il termine flottante indica la quantità di azioni, emesse da un'azienda
quotata, che gli investitori possono liberamente commerciare nel mercato secondario.
Nel computo di questa quota non si tiene conto delle partecipazioni azionarie
di controllo, di quelle vincolate da patti parasociali e di quelle soggette
a vincoli alla trasferibilità (come clausole di lock-up) di durata superiore
ai 6 mesi; al contrario, rientrano nel computo le azioni possedute da organismi
di investimento collettivo del risparmio, da fondi pensione e da enti previdenziali.
Il valore del flottante non è quindi uguale alla capitalizzazione dell'azienda
quotata. La capitalizzazione infatti è il valore, al prezzo di mercato,
di tutte le azioni che l'azienda ha emesso. In altre parole, il valore del flottante
è una parte della capitalizzazione. Se il flottante coincidesse con la
capitalizzazione, tutte le azioni emesse dall'azienda sarebbero in mano al mercato,
e quindi oggetto di contrattazione e non più detenute dal un soggetto
dominante. Borsa Italiana S.p.A.richiede alle società specifici requisiti
in termini di flottante minimo per l'ammissione a quotazione: si richiede un
flottante minimo pari al 25% del capitale per le azioni negoziate nei segmenti
di Borsa e del 10% per le azioni negoziate su Expandi. Una volta ammessa a quotazione,
la società deve mantenere il requisito relativo al flottante; infatti,
la carenza di negoziazioni sul proprio titolo può comportare la revoca
dell'ammissione a quotazione. Le azioni con un flottante di poco superiore al
25% e caratterizzate da bassi volumi di scambio sono dette titoli sottili.
FMI
Fondo Monetario Internazionale.
Fondi di liquidità
Fondi che investe tutto il loro portafoglio in titoli di stato o obbligazioni
con una durata molto breve, inferiore ai 12 mesi, ed elevato rating.
Fondi di private equity
Sono fondi mobiliari chiusi che raccolgono capitali presso privati e investitori
istituzionali, come banche, fondazioni, compagnie assicurative e fondi pensione,
per investirli in imprese non quotate ad alto potenziale di crescita. L´obiettivo
di questi prodotti è sostenere lo sviluppo delle società nei periodi
critici del loro ciclo di vita, per poi trarne profitto attraverso la quotazione
in Borsa
Fondi di turnaround
Con il termine turnaround si intende, nell'ambito aziendale, il piano di risanamento
e di ristrutturazione profonda di un'azienda in crisi. Il turnaround verte su
due momenti, il primo volto a porre termine alle cause, ove possibile, che hanno
portato alla crisi dell'azienda, il secondo teso al perseguimento di un piano
di recupero della redditività. Negli anni la specializzazione professionale
ha portato alcuni manager ad assumere una forte connotazione di "ristrutturatori",
quali Enrico Bondi nel caso della Parmalat. Negli ultimi anni sono ritornati
estremamente attivi i fondi di investimento di Private Equity dedicati ai turnaround
quali Sun Capital Partners, Alix Partners che hanno un track record di tutto
riguardo avendo gestito alcuni dei più importanti turnaround nel mondo
occidentale.
Fondi flessibili o Total return
Sono fondi che non hanno alcun vincolo sull´asset allocation di base (azioni-obbligazioni)
e non condividono alcuno specifico fattore di rischio (ad esempio, geografico,
settoriale o valutario) e possono quindi investire a loro piacimento su tutte
le asset class.
Fondi etici
Vedi alla voce "Finanza etica"
Fondi immobiliari
I fondi immobiliari sono caratterizzati dall´investimento esclusivo o
prevalente (e comunque in misura non inferiore ai due terzi) in beni immobili,
diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari. Sono
in forma chiusa, e per tale ragione la loro liquidità è piuttosto
scarsa con forti sconti sul nav. Le quote sono negoziate in borsa.
Fondi non armonizzati
Si tratta di una particolare tipologia di fondi istituiti nel settembre 1999
e caratterizzati da una maggiore libertà di investimento del patrimonio
raccolto. Ad essi, infatti, non vengono applicati i vincoli e le limitazioni
previste dalla legge comunitaria per i fondi armonizzati.
Fondi settoriali
Sono quei fondi che investono esclusivamente in particolari settori dell'economia
come salute, energia, materie prime, finanza, tecnologia, ecc.
Fondo armonizzato
È un fondo (o una Sicav) di tipo aperto, costituito nei Paesi dell´Unione
europea, che investe prevalentemente in strumenti finanziari quotati, come azioni
e obbligazioni. Si dice "armonizzato" perché segue le regole
e i criteri comuni previsti a livello comunitario (direttiva n. 85/611/CEE).
Tali principi mirano a tutelare i risparmiatori, ponendo dei limiti ai rischi
che il gestore può assumere e stabilendo misure di controllo
Fondo ad accumulazione dei proventi
È un fondo che non distribuisce dividendi, ma li reinveste automaticamente
nel fondo stesso, facendo così aumentare il valore della quota. La maggior
parte dei fondi e delle sicav presenti sul mercato sono di questo tipo.
Fondo a distribuzione dei proventi
È un fondo che periodicamente distribuisce i dividendi all´investitore
invece che rinvestirli nel fondo stesso facendo aumentare il valore delle quote.
Non sono molto diffusi e più che altro sono di tipo obbligazionario.
Fondo aperto
Con fondo aperto si indica un fondo comune di investimento i cui partecipanti
hanno diritto di chiedere, in qualsiasi momento, il rimborso delle quote secondo
il regolamento del fondo, di apportare nuovi capitali o, eventualmente, di spostare
il denaro su altri fondi gestiti dalla stessa Sgr (switch). Il patrimonio di
un fondo aperto può dunque variare non solo in base all'andamento degli
asset detenuti in portafoglio, ma anche in relazione alle nuove sottoscrizioni
e ai riscatti.
Fondo azionario
È un fondo che investe gran parte del suo patrimonio (generalmente tra
il 70 ed il 100%) in azioni. Tali fondi possono essere specializzati per area
geografica (Internazionali, Europa, Nord America, Giappone, ecc.) o per settore
(finanziari, tecnologici, energetici, ecc.), o tipologia di azioni (small cap,
mid cap, large cap, value, growth, blend).
Fondo azionario indicizzato o passivo
È un fondo la cui gestione consiste nella replica fedele del benchmark
scelto, acquistando la stessa percentuale degli stessi titoli. Per tale motivo,
non necessitano di gestione ed hanno quinid costi più bassi rispetto
ai fondi a gestione attiva.
Fondo bilanciato
Un fondo bilanciato combina l'investimento in azioni e obbligazioni secondo
proporzioni che possono variare all'interno di un determinato range definito
dal regolamento del fondo
Fondo chiuso
A parte quelli di tipo immobiliare (comunque limitati nel numero anche loro),
sono poco diffusi in Italia. I fondi chiusi sono fondi comuni di investimento
con un numero di quote di partecipazione fisso, in cui il diritto al rimborso
delle quote viene riconosciuto ai partecipanti solo a scadenze predeterminate.
Per uscire da un fondo chiuso in momenti diversi da quelli delle scadenze previste,
l´investitore deve vendere a terzi la propria partecipazione. Quelli di
tipo mobiliare sono tipicamente fondi che esercitano l'attività di investimento
nel capitale di rischio delle imprese nel periodo di avvio dell'attività
o in fasi successive del ciclo di vita aziendale, al fine di favorirne lo sviluppo
alla stregua dei fondi di private equity. In Italia però non hanno quasi
mai avuto troppa fortuna.
Fondo comune di investimento
Istituto di intermediazione finanziaria che investe in titoli azionari e obbligazionari
i mezzi che raccoglie presso il pubblico dei risparmiatori mediante l'emissione
di certificati detti "quote". Può essere di tipo aperto o chiusi,
mobiliare se il suo portafoglio è composto solo da titoli; immobiliare
se formato da beni immobili. La partecipazione al fondo avviene attraverso l'emissione
di quote, in base alle quali vengono ripartiti i guadagni. L'acquisto di quote
di un fondo comporta il pagamento di un commissione di gestione. A volte sono
previsti costi di entrate ed uscita (Leggi anche la relativa domanda nelle
FAQ di questo sito).
Fondo di fondi
È un fondo il cui portafoglio è costituito non da titoli, ma da
quote di altri fondi o sicav (OICR), allo scopo di offrire, attraverso un solo
investimento, un prodotto diversificato.
Fondo lussemburghese storico
Si tratta di un fondo costituito in Lussemburgo e venduto in Italia. Rappresenta
la prima generazione dei fondi comuni venduti in Italia quando molte banche
e compagnie di assicurazione, in mancanza di una legge, costituirono i loro
fondi in Lussemburgo per venderli in Italia. I primi nacquero alla fine degli
anni sessanta.
Fondo no-load
Si chiama no-load un fondo sottoscrivibile senza il pagamento di alcuna commissione
di ingresso, né uscita. Le commissioni di gestione in questo caso possono
essere più elevate, rispetto a quelle applicate da un fondo con commissioni
di ingresso. I fondi no-load sono solitamente meno costosi nel loro complesso
di quelli che invece le prevedono e sono oramai la maggioranza di quelli collocati
sul mercato europeo.
Fondo obbligazionario
Sono i fondi che investono la totalità del loro patrimonio in obbligazioni.
Possono essere di diversa natura a seconda del tipo di obbligazioni oggetto
dell'investimento: governativi, corporate, dei paesi emergenti, convertibili,
globali, per area geografica, valuta ecc.
Fondo pensione complementari
Istituiti con decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, sono strumenti che
consentono di costruire una rendita pensionistica integrativa (cosiddetto "secondo"
o "terzo pilastro"), la quale va a integrare la rendita fornita dai
sistemi di previdenza obbligatoria ("primo pilastro"). Il loro funzionamento
si esplica in due momenti diversi: in una prima fase, quella detta "di
raccolta", il fondo pensione riceve le contribuzioni previdenziali che
gli sono versate dal lavoratore aderente e dal datore di lavoro nonché
le quote di accantonamento annuale del trattamento di fine rapporto. Quanto
viene così accumulato dal lavoratore serve come montante per la successiva
fase, denominata comunemente "di rendita", nella quale al lavoratore
è corrisposta, per l´appunto, una rendita pensionistica periodica,
proporzionale alla contribuzione effettuata.
Fondo speculativo
Vedi alla voce "Hedge Fund".
Forward
Contratto a termine per il quale si fissa il prezzo di un bene che sarà
consegnato e pagato in data futura.
Frazionamento azionario (stock split)
Il frazionamento azionario, consiste nel frazionamento del capitale sociale
con la conseguente sostituzione da parte dell'impresa delle proprie azioni con
altre di valore nominale inferiore, senza aumento di capitale. Ogni azionista
avrà, senza dover sborsare alcuna cifra, un maggior numero di nuove azioni,
ciascuna di valore nominale inferiore alle vecchie azioni.
Frontiera dei portafogli
Per frontiera dei portafogli si intende un qualsiasi insieme di portafogli che
soddisfano un criterio di razionalità nelle scelte di investimento operate
da agenti economici. Nella prospettiva della moderna teoria delle scelte di
portafoglio, il termine indica in genere il luogo dei portafogli caratterizzati
dalla minima varianza ammissibile per un dato livello di rendimento atteso.
Ftse100
Indice della Borsa inglese relativo ai 100 titoli più capitalizzati e
scambiati nel listino.
Future
Contratto di borsa standardizzato con cui una parte scambia a un prezzo stabilito
una determinata quantità di attività reali o finanziarie con consegna
posticipata. Nel caso di future su indici, le parti si impegnano a liquidarsi
una somma di danaro pari alla differenza fra il valore dell'indice di riferimento
alla stipula del contatto ed il valore dello stesso indice nel giorno di scadenza.
Si differenziano dai contratti a premio perché in questi ultimi il compratore
acquisisce il diritto ad acquistare o a vendere, qui invece ha l'obbligo di
farlo. La Borsa dovrà specificare: le caratteristiche dell'attività
sottostante, l'ammontare che il venditore dovrà consegnare per ogni contratto
stipulato, il luogo di consegna, il periodo preciso del mese in cui si può
effettuare la consegna, il metodo di quotazione dei prezzi, gli eventuali limiti
alle oscillazioni giornaliere dei prezzi e alle posizioni degli operatori.
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