Pubblicato il 31 maggio 2006 su La Voce di Romagna
in prima pagina
di Simone Mariotti
Uno dei più grandi umoristi italiani del '900 fu Achille
Campanile. Oltre a memorabili ed irresistibili romanzi come "Agosto moglie
mi non ti conosco" e "Se la luna mi porta fortuna", il suo nome
resta legato anche a delle freddure con cui allietava i lettori dei quotidiani
e che lui chiamava "Tragedie in due battute". Una di queste era la
seguente.
UN UOMO PRATICO
Personaggi:
UN TALE
UN ALTRO
Dove che sia, ai giorni nostri (mettiamo che sia Rimini, questo lo aggiungo
io per oggi))
Il Tale: "In Italia, la rovina del teatro è l'usanza
della prima rappresentazione, con quel pubblico speciale, più o meno
presuntuoso, più o meno ignorante. Ergo, aboliamo la "prima",
e cominciamo senz'altro dalla seconda".
L'Altro: "Ma così la seconda diventa la prima e saremo da capo".
Il Tale: "Bene. Si cominci, allora, dalla terza rappresentazione".
(Sipario)
Il TALE, per come ragiona, potrebbe essere chiamato IL RIMINESE.
Provocatore, un po' incazzereccio, pronto a dire la sua con enfasi, ma totalmente
incapace di proporre qualcosa di concreto per cambiare la cose, e dopotutto,
con talmente poche palle da essere terrorizzato al solo pensiero di un cambiamento
vero.
Svegliarsi la mattina dopo il fattaccio ed essere allegri. Addormentarsi sapendo
che il dottore sta già lucidando il bisturi per amputare quello che resta
di una povera città già paralitica, e continuare a ridere. Ho
anche, anzi soprattutto, dei motivi personali di felicità, che mi tengo
per me, ma c'è molto altro di cui sorridere nel "dramma" del
dopo elezioni. E riguardano un po' tutti.
Pensate che bello che deve essere per i DS, di gran lunga il primo partito della
città, sapere di essersi fatti infinocchiare da CL che, votando per i
candidati della Margherita, ha soffiato ai compagni la maggior parte dei seggi
in consiglio.
Saranno contenti anche i "sognatori", dei veri "leoni",
che hanno contribuito a rielegge il sindaco che era il loro "incubo",
restando pure con un palmo di consigliere.
Idem per i viserbesi, che tanto hanno avversato questa amministrazione, ma che
alla prova dei fatti non hanno avuto la forza di votare veramente contro, e
si sono semplicemente astenuti (ma quel 43% per l'Ulivo al quartiere 5 grida
vendetta).
E che dire dei bagnini? Loro nella merda sono abituati a sguazzare da anni e
non sentono più neanche la puzza (il titolare del 26, che ha sotto il
naso la più grossa cloaca a cielo aperto che la storia delle località
turistiche ricordi, ne è l'esempio più lampante) e non ci fanno
più tanto caso a chi dirige palazzo Garampi.
I più felici di tutti sono gli amici del centro destra, che ancora una
volta sono riusciti alla grande ad evitare di provare a vincere. Dopo due tentativi
andati a segno, hanno capito alla perfezione tutti i meccanismi adatti a far
fuori il proprio candidato a due mesi dal voto. Secondo me alle prossime elezioni
riusciranno a fare anche di meglio: cambio di casacca al fotofinish, con fallimento
della presentazione del candidato a sindaco e non partecipazione alle votazioni.
Ragazzi, avanti così, che ce la potete fare!
Abbiamo anche scoperto, se mai ce ne fosse bisogno, che spararle grosse non
paga troppo. Capacci e suoi compagni di classe sbandieravano ai quattro venti
che i loro sondaggi li accreditavano di un 9%, (ma voci dell'ultima ora avevano
fatto lievitare i consensi al 12%!!!), mentre Conti e Moretti avevano pensato
a Rimini Riformista per essere quella lista capace di andare al ballottaggio.
Loro le palle le hanno anche avute, non si discute, è la loro strabordante
coda da pavone, perennemente in ruota sgargiante, aperta anche quando piove,
che gli ha un po' offuscato la visuale.
Vorrà dire che ci terremo per altri cinque anni un sindaco così
mediocre, che con ogni probabilità guiderà una giunta che farà
storcere il naso a molti della sua stessa maggioranza.
Un po' di palle in più, cari riminesi scontenti (sia che siate simpatizzanti
del centro destra che del centro sinistra), non farebbero male a nessuno.
Chiudo con un'altra "tragedia in due battute" di Achille Campanile,
alla quale ho aggiunto l'ultimo protagonista.
CATTIVO GIUOCO
Personaggi:
IL TEMPO
LA GIOVINEZZA
L'AMORE
LA VITA
LA SPERANZA DI CAMBIARE QUALCOSA A RIMINI
All'alzarsi del sipario, il Tempo, La Giovinezza, l'Amore, la Vita e la Speranza
di cambiare qualcosa a Rimini giocano a Bridge. Sono state distribuite le carte.
Il Tempo: "Passo"
L'Amore: "Passo"
La Giovinezza: "Passo"
La Vita: "Passo"
La Speranza di cambiare qualcosa a Rimini: "Passo"
Buttano via le carte
(Sipario)