Pubblicato il 10 maggio 2006 su La Voce di Romagna
in prima pagina
di Simone Mariotti
Qual è quella cosa che più ti fa arrabbiare guardando
la tua città? Quella che più spesso è oggetto delle discussioni
schifate con i tuoi amici tanto è brutta e mal fatta? Quella che più
di altre ti ha spinto ad alzare la voce, a voler scrivere ai giornali, a scendere
in campo in prima persona, magari candidandoti in qualche lista?
Una cosa non la si può negare all'amministrazione Ravaioli-Melucci e
a quelle dei loro illustri predecessori: di essere stati monotoni nella pessima
gestione del potere. Hanno infatti spaziato su tutto, hanno regalato soddisfazioni
a tutti i cittadini, colpendoli meticolosamente ciascuno in qualche loro punto
debole, spegnendo qualche passione, infrangendo qualche sogno. Non hanno "scontentato"
nessuno.
Qual è allora il tuo obbrobrio cittadino preferito. Io ho fatto una lista
con una quindicina di punti, i primi che mi vengono in mente. Chi vuole aggiunga
il resto.
1. Le fogne. Non potevo non cominciare con la cosa più
vergognosa di questa città. Il culmine della bassezza amministrativa
la si è raggiunta nei giorni scorsi quando si è scoperto che i
milioni e milioni di euro spesi per le vasche di prima pioggia di piazza Kennedy,
di cui il buon Melucci annuncia la fine dei lavori da 7 anni, sono stati scaricati
anche loro in mare col resto della merda che continua a regolarmente a fluire
tra le onde, come instancabilmente denunciato da Sergio Giordano e dall'associazione
"Basta merda in mare".
2. Il lungomare e la spiaggia, com'erano, dov'erano e come resteranno, cioè
intasasti dalle auto, omaggiati solo con ridicole burinate come il Turquoise,
invasi dai capanni di cemento utilizzati dall'1% dei bagnanti e che andrebbero
demoliti immediatamente, tutti.
3. Il capolavoro urbanistico che ha voluto concentrare in poche centinaia di
metri megastrutture come Le Befane, il Palazzetto, il Colosseo, il Gross, e
tutto il resto, in un'area che era già critica per la viabilità
prima del loro arrivo. Per non parlare dell'ubicazione della Nuova Fiera e delle
allegre concessioni edili rilasciate per costruire oramai fin sopra i tetti
della nuova struttura.
4. Lo sfregio di Piazza Ferrari, che per fortuna ancora non è stata massacrata
sino in fondo dai malsani tagliatori pubblici, ma gli alberi superstiti, e i
cittadini, devono ringraziare soprattutto il comitato guidato da Cristina Gattei.
5. Le gru infinite, oramai diventate parte integrante del patrimonio architettonico
cittadino. Praticamente un museo del "buon gusto" a cielo aperto.
6. Il nuovo palazzo di giustizia e le pittoresche strutture circostanti, delicate
e dal gusto "futurista".
7. La rimozione delle vecchie selci del Marecchia da via Soardi e dalle altre
strade del centro.
8. La rotatoria davanti alle Befane, vincitrice del premio pericolosità
2005-2006.
9. Lo "straordinario" ed "elegante" Nuovo Peep di Viserba.
10. La puzza di piscio fetido che violenta, dalla cloaca dell'Ausa tirata a
secco, proprio nei giorni del Paganello, allietava tutti i frequentatori del
lungomare.
11. Le ignobili strutture prefabbricate dei bar in piazza Cavour, in luogo dei
semplici tavolini all'aperto come avviene in tutte le piazze del mondo. Cofferati
avrebbe mandato una ruspa senza troppi complimenti, come ben sta facendo con
altro.
12. La pavimentazione di piazza Tre Martiri fatta senza separare le tubature
delle fogne sottostanti (così poi un giorno bisognerà spaccare
tutto di nuovo, tanto paghiamo noi).
13. Il cambio di nome di piazza Tripoli ordinato dal vescovo.
14. La muraglia della darsena disegnata in stile rifugio antiatomico.
15. Le irresistibili e costosissime boiate che vengono dette da anni sul teatro:
Ravaioli e Melucci andrebbero fustigati in sala mensa in ginocchio sui ceci
solo per questo.
Per il futuro nutriamo vivissime speranze di poter apprezzare
nuove grandi iniziative per il "bene" della città. Per esempio,
c'è un simpatico progetto per far fuori un bel pezzo del parco Marecchia.
Ma la roba grossa, quella che non ci deluderà, sarà l'arrivo della
"irrinunciabile" metropolitana di costa, che con i suoi duecento milioni
di inutilità, forse un giorno potrebbe essere eletta come la madre di
tutti gli obbrobri cittadini.
Tanti ce ne sono ancora. Ed allora… non tirarti indietro, scegli anche
tu il tuo obbrobrio preferito.