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Pubblicato il 17 febbraio 2010 su La Voce di Romagna
di Simone Mariotti
Nel 2005 intervistai per La Voce una delle maggiori
attiviste americane nella battaglia per la legalizzazione della cannabis, Mikki
Norris, fondatrice della Cannabis Consumers Campaign. Negli anni abbiamo
continuato a sentirci ogni tanto e, visti gli incredibili sviluppi della situazione
californiana, ho pensato di aggiornare i lettori nuovamente attraverso le sue
parole. Ci sarà molto da imparare perché, pur avendo passato 8
degli ultimi 10 anni sotto un Governo federale iper conservatore al riguardo
come quello di Bush, la California, stato attualmente a guida repubblicana,
è diventata una delle avanguardie mondiali in tema di leggi sulla marijuana
superando, sotto certi punti di vista, persino l'Olanda, come ci spiegherà
la Norris, diventata nel frattempo editrice del magazine West Coast Leaf.
Ciao Mikki, potresti raccontare ai nostri lettori quello
che sta succedendo in California? So che ci sono delle reali proposte di legalizzazione,
come quelle di Tom Ammiano per esempio.
Quello che stiamo vivendo in California è un momento molto eccitante.
Grazie al presidente Obama, che ha emesso due linee guida su cui attenersi in
tema di cannabis terapeutica - una che afferma il diritto degli stati di perseguire
le proprie politiche senza interferenze da parte del governo federale a meno
che ci sia una qualche ragione di forza maggiore e un'altra che dice che la
DEA non dovrebbe essere coinvolta nei casi di cannabis terapeutica negli stati
che hanno legalizzato tale uso - c'è stata una vera e propria proliferazione
di punti vendita in cui i pazienti che necessitano di cannabis terapeutica possono
trovare la loro medicina. Io credo ci siano più punti vendita in cui
comprare legalmente la cannabis qui in California che in Olanda; al momento,
probabilmente, sono più di 1000.
Le possibilità di accesso alla cannabis stanno incrementando in tutto
lo stato, e il tutto sta generando più gettito fiscale. Ci sono alcune
comunità che stanno bandendo le nuove "farmacie" e altre che
le stanno regolando per cercare di mantenere un controllo sulla loro localizzazione
e sul come sono gestite. Ci sono centinaia di migliaia di pazienti registrati
in California al momento, e ci sono molte persone che la stanno coltivando in
modo collettivo. E la cannabis è il raccolto più redditizio della
California.
Il deputato statale Ammiano (Democratico, 69 anni, cattolico, n.d.a.)
ha introdotto una proposta di legge nel corpo legislativo della California,
AB 390, per legalizzare tassare e regolare la vendita agli adulti e permettere
agli adulti di coltivare 10 piante per uso personale, il che è un evento
storico perché è la prima volta che una proposta di legalizzazione
è stata presa in considerazione. La legge ha superato il vaglio del Public
Safety Committee il 12 gennaio 2010, e non sarà votata quest'anno, poiché
è necessario che passi attraverso altre commissioni statali, ed è
troppo tardi per completare il processo legislativo nel 2010. Nel frattempo
gli elettori avranno la possibilità di votare sul referendum TaxCannabis
2010 che si terrà assieme alle elezioni di novembre.
Sponsorizzato dalla Oaksterdam University (www.oakterdamuniversity.com), un
college privato che prepara gli studenti per la crescente industria della cannabis,
esso permetterà agli adulti sopra i 21 anni di possedere legalmente un
oncia di cannabis (28.5 grammi), coltivare un piccolo giardino personale e permettere
alle giurisdizioni locali di stabilire un proprio sistema di tassazione e regolamentazione
della vendita agli adulti.
E' molto eccitante, e nonostante la copertura mediatica al momento sia stata
molto positiva, e i sondaggi mostrino un consenso crescente per la legalizzazione,
sarà comunque una battaglia in salita affinché la proposta sia
approvata, dato che i nostri oppositori certamente resisteranno e useranno tattiche
feroci contro di essa.
E che mi dici del Colorado? Sarà lì la
nuova frontiera per la legalizzazione?
Anche il Colorado ha recentemente autorizzato l'apertura dei distributori di
cannabis terapeutica, e c'è stata un'esplosione di posti in cui la popolazione
può acquistarla. Le persone di stanno rinvigorendo, come in Montana,
un'altro stato che ha autorizzato la medical marijuana, in cui si sta
organizzando una forma di turismo mirata ai pazienti "certificati",
nel senso che lo stato riconosce le prescrizioni mediche di altri stati.
Inoltre, alcuni coraggiosi stanno aprendo punti vendita in Michigan, stato in
cui gli elettori approvarono una medical marijuana initiative nel 2008.
Nel 2009 è stato il Maine a permettere la vendita di cannabis presso
farmacie autorizzare, così come gli stati del New Mexico e Rhode Island
che stanno regolamentando l'apertura di farmacie rigorosamente controllate,
idem per il New Jersey, che è appena diventato il 14° stato degli
USA ad autorizzare la cannabis terapeutica. Oltre a tutto questo, i legislatori
dello stato di Washington stanno introducendo una norma che depenalizzerà
di fatto l'uso di marijuana per tutti gli adulti, e gli attivisti stanno supportando
questa azione con un referendum per il prossimo autunno mirato alla sua legalizzazione,
tassazione e regolamentazione.
Quello che oggi è veramente differente è che i media sono stati
sino a ora molto positivi, e leaders e opinion makers, per la prima volta da
quando ho iniziato la mia attività nel movimento per la riforma, e sono
oramai 20 anni, stanno chiedendo loro stessi un dibattito e una discussione
sulla legalizzazione della marijuana e la riforma della legge.