Pubblicato il 7 gennaio 2009 su La Voce di Romagna
in prima pagina
di Simone Mariotti
Oltre agli errori di previsione, c'è un'altro classico
che fa capolino sui giornali ogni tot di anni, ed è l'infinito confronto
tra i rendimenti della Borsa e quelli del mercato immobiliare. La cosa è
assai divertente perchè continuiamo ad ignorare l'utilità di tali
ricerche dato che ovviamente il vincitore sistematicamente muta a ogni rilevazione.
Così, il 13 dicembre scorso, il 24 Ore riportava la solita analisi di
Nomisma titolando, nell'inserto Casa&Case, "Mattone batte borsa".
E sai che gran notizia, con le borse massacrate del 2008! Tre anni prima (feb.
'05), stesso giornale, analisi su 20 anni, ma opposto responso. Mattoni invece
vincitori nelle analisi del 2002/2003, ma erano ancora le azioni a risultare
imbattibili, anche sui 30 anni, nel 1999/2000.
Se il concetto ancora non è chiaro: NON ESISTE UN INVESTIMENTO MIGLIORE
DI UN ALTRO. E questa è una delle trappole in cui cadono tutti gli innamorati
di un solo tipo di asset, sia esso il mattone, la borsa, le materie prime, i
derivati, la liquidità, le opere d'arte ecc.
E gli innamorati sono terreno di caccia privilegiato per i furbacchioni, che
gli appiopperanno facilmente qualsiasi oggetto dei loro desideri, anche se fallato.
Oggi, per continuare e concludere il discorso iniziato la scorsa settimana,
vi riporto una carrellata di dichiarazioni gustosissime raccolte nel 2008 dai
bravi gestori del sito indipendente www.borsaexpert.it e rilasciata a fine anno.
GENNAIO 2008
"La liquidità fornita dalla Fed, combinata a una maggior trasparenza
sui mercati dei prestiti interbancari, dovrebbe stimolare una ripresa nel corso
del 2008".
Keith Wade, capo economista di Schroeders.
FEBBRAIO 2008
"Entro la fine del 2008 l'indice Dow Jones arriverà a 15.000 punti,
perché adesso è sottovalutato del 25%, secondo il mio modello
basato sui profitti aziendali e sui tassi di interesse. Anche sugli utili delle
società Usa prevalgono le buone notizie: finora circa la metà
dei componenti l'indice S&P500 ha annunciato i risultati del quarto trimestre
2007 e fra le società non finanziarie ben il 73% ha battuto le aspettative.
Quando la paura se ne andrà via, Wall Street si riprenderà".
Wesbury Brian, capo economista di First Trust Portfolio - società di
gestione di Chicago, consulente accademico della Federal Reserve Bank di Chicago.
"Ora impieghi sicuri. Dall'estate si può tornare
sulle azioni, magari quelle delle banche ripulite".
Maria Fiorini Ramirez, proclamata migliore Financial Advisor del mondo e consulente
della Banca del Giappone.
"Wall Street quest'anno non chiuderà in rosso,
proprio perché hanno vinto i Giants, una delle squadre "originali"
della National Football League. La Borsa invece va male quando vince una delle
squadre entrate nella Lega dopo la sua fusione con l' American Football League,
come i Patriots".
Robert Stovall, della società di gestione Wood Asset Management (su questa
leggenda del legame tra football americano e risultati di borsa scrissi già
in passato; cercate nel mio sito l'articolo del 9 febbraio 2005 "Ricchi
in borsa con il Superbowl").
APRILE 2008
"La crisi in Europa sarà attenuata".
José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea.
"Macchè recessione. I risparmiatori non devono
farsi incantare dalla propaganda dei candidati alla Casa Bianca e devono invece
cogliere le opportunità della Borsa americana che, ad eccezione del settore
finanziario, è oggi molto attraente per il livello scontato delle quotazioni
e le buone prospettive di crescita dei profitti".
Donald Luskin, fondatore e chief investment officer di Trend Macrolytics, una
società di consulenza economica per investitori istituzionali.
MAGGIO 2008
"Le valutazioni attuali di Borsa sono molto più ragionevoli, anche
rispetto al 1997. Dieci anni fa il rapporto fra prezzi delle azioni e utili
aziendali, relativi ai 12 mesi precedenti, era attorno a 25-26, oggi è
17,6. Inoltre le alternative alle azioni non sono attraenti, anzi sono terribili:
i titoli di Stato Usa sono carissimi e rendono pochissimo (meno del 4% lordo
i decennali), le obbligazioni aziendali offrono un poco di più, ma non
molto, e i prezzi delle case continuano a scendere. Credo che la parte peggiore
sia passata".
Jeremy Siegel, professore di Finanza alla Wharton business School.
"Il peggio è alle spalle. La banca è solida,
non ci sarà alcun aumento di capitale".
Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit.
"Il peggio potrebbe essere passato. Siamo più vicini
alla fine che al principio della crisi finanziaria. È indubbio che oggi
la situazione sia migliore, molto migliore che a marzo".
Henry Paulson, ministro USA del Tesoro.
GIUGNO 2008
"Il peggio è probabilmente alle spalle".
Dominique Strauss Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale
(FMI).
"Sono convinto che i minimi assoluti dei listini siano
stati toccati nel marzo scorso ed è molto difficile che le Borse possano
scendere al di sotto delle soglie di resistenza raggiunte tre mesi fa".
Nigel Bolton, responsabile del team azionario Europa di BlackRock, uno dei colossi
americani del risparmio gestito.
LUGLIO 2008
"Mi riempirei di azioni al 100%. So bene che lo scivolo non è finito.
I mercati potrebbero perdere un altro 10%. E la dico anche più grossa:
andrei anche a leva, utilizzando i derivati per superare il limite del 100%.
Perché a questi prezzi in Borsa non compreremo più per parecchi
anni".
Pietro Giuliani, amministratore delegato di Azimut.
"Quando i mercati scendono perde chi non investe".
Ennio Doris, presidente di Mediolanum.
AGOSTO 2008
"Per General Motors il peggio dovrebbe essere ormai passato".
Rick Wagoner, amministratore delegato di General Motors.