Berlusconi e i crucci dei liberali
Pubblicato il 9 aprile 2008 su La Voce di Romagna in prima pagina

di Simone Mariotti

Si dice che domenica sarà il Popolo della Libertà a vincere le elezioni, alla Camera. Sul Senato ci sono assai meno certezze, ma supponiamo che la vittoria sia completa.
Ci sarebbero alcuni, pochi a dire il vero, motivi di grande soddisfazione. Il principale? Finalmente qualcuno porterà avanti in modo convinto un programma si "vere" liberalizzazioni.
Quando Bersani sventolò la sua prima lenzuolata liberal, benché i suoi fossero provvedimenti che uno si aspetterebbe da un governo di centro destra, il Berlusca e i suoi si affrettarono a dire che quelle del Governo Prodi erano false liberalizzazioni. Due erano i capi d'accusa: erano incomplete (come quella sui farmaci), toccavano piccoli problemi (come taxi e schede telefoniche) a scapito delle vere emergenze del paese (come l'energia).
Ripensando a quei giorni alla vigilia di queste elezioni, provo un senso quasi di sollievo. Se Bersani il rosso ci mise 100 giorni a far passare il primo, impuro provvedimento, quanto tempo impiegherà Silvietto a sistemare il lavoraccio lasciato a metà dal suo predecessore. 50, 30 giorni?
Attendiamo con ansia, la svolta sui farmaci per esempio. Giustissime furono le critiche dell'opposizione: l'obbligo comunque di un farmacista nei punti vendita rende fasulla la liberalizzazione perché solo le grandi coop potranno permettersi di pagarlo. Bene. Siamo tutti sicuri che in un paio d settimane questa ignominia verrà subito cancellata (basta eliminare un banale comma, roba che si fa in un giorno) e finalmente anche gli italiani potranno comperare l'aspirina, il moment e pomatine varie anche dal tabaccaio, in autogril, nel negozietto sotto casa, come fanno gli altri europei. Ci conto! Tanto Federfarma al PDL fa un baffo.
Sui taxi, ahimé, la vedo più dura dato che AN ha imposto in lista il leader dei tassisti romani, una presenza quasi più inquietante di quella di Cuffaro nell'UDC. Ma proseguiamo.
Le piccole cose saranno anche piccole, ma aiutano. E se sulle schede telefoniche si è già oprato, c'è un settore, quello bancario in cui, data la potenza delle lobby, qualcosa non ha funzionato. E siccome come spesso ricordava il cavaliere, le grandi banche erano al fianco di Prodi, per lui sarà più facile, avendo meno vincoli, finire anche qui il lavoro. Per esempio sulla portabilità dei mutui, o sui costi di trasferimento dei titoli tra depositi, che benché siano stati formalmente eliminati, sono ancora applicati da molte banche (specialmente quelle locali) in forza di una interpretazione ambigua delle legge. Si doveva anche eliminare la commissione di massimo scoperto, un abuso assolutamente ingiustificato.
Tra le cose un po' più importanti si era parlato si eliminare l'obbligo del passaggio notarile per il trasferimento di immobili tra parenti entro il 3° o 4° grado. Se compro da un genitore o da un fratello, zio o cugino, perchè devo essere obbligato al ricorso del notaio? Tuttavia, vista la modernità di Tremonti, che un dibattito con Giavazzi di qualche mese fa fece una piccola apologia dei notai, casta, si sa, tra le più moderne ed indispensabili per la società del ventunesimo secolo, temo ci sia poco da sperare.
Ma le critiche più pesanti a Bersani furono sul merito dei suoi provvedimenti: sono banalità! I grandi monopoli, l'energia, lì si doveva intervenire. Detto da chi aveva governato per 5 anni con una maggioranza invidiabile, senza preoccuparsene, era un appunto che sembrava già allora piuttosto ridicolo. Oggi però voglio dar fiducia a Silvio. So quindi che se lui vincerà la prima cosa che farà sarà riformare veramente il mercato dell'energia.
Pardon, la seconda. Prima c'è il ponte sullo stretto, sempre lui, lo stesso dal 1994. Ancora pardon, prima c'è l'immondizia a Napoli. Su questo è stato categorico: "il primo consiglio dei ministri lo terrò a Napoli e non ce ne andremo sino a che la situazione non sarà normalizzata".
Cari napoletani, la vostra avversione alle regole mi tranquillizza, e se tutto va come è normale che sia, il Berlusca ve lo tenete lì per tutta la legislatura. Però conosco bene la capacità di mantenimento delle promesse nel "grande leader". Al terzo giorno si accorgerà che il pesce morto non resuscita, ma puzza; caricherà tutti i suoi ammennicoli (tintura, cerone e Bondi e Bonaiuti) sull'elicottero, e come un genio della lampada liberato svanirà nell'aere.
Ai napoletani resterà il pattume vero, agli italiani, chiunque vinca (grazie a questa legge elettorale che il genio ha creato e non ha voluto cambiare), quello politico.








Questo Articolo proviene da Simone Mariotti
http://www.simonemariotti.com

L'URL per questa storia è:
http://www.simonemariotti.com/modules.php?name=News&file=article&sid=227