Pubblicato
il 20 maggio 2009 su La Voce di Romagna in prima pagina
di Simone Mariotti
Berlusconi ha detto che ci sono buone possibilità per
il centro destra di vincere le prossime elezioni provinciali anche a Rimini.
La notizia in sé dice poco: Berlusconi proclama sempre che vincerà alla
grande, a volte gli è riuscito altre volte no. Solitamente mi auguro il
contrario, ma questa volta spero che abbia ragione il Cavaliere.
Chiaramente, affinché ciò accada, bisogna che anche lo staff locale del
suo partito-azienda sia d'accordo. Già, perché da anni a Rimini c'è una
curiosa consuetudine. Siccome la sinistra spadroneggia da sempre, pare
non sia stato molto di moda presentare candidature credibili, anzi. Anche
quando ve n'era qualcuna buona ecco che… simsalabim, con qualche gioco
di prestigio si è voluto comunque perdere a tutti i costi.
Sarò meno metaforico:
a Rimini l'opposizione ha sonnecchiato alquanto, e si è adattata comodamente
alla divisone dei ruoli e degli interessi. Qualche cane sciolto c'è che
tira su un po' di bagarre ogni tanto, ma alla fine della storia poco arrosto
e molto fumo, mentre dietro ai fornelli tutti i cuochi son talmente sporchi
che si fatica a riconoscere il colore originale dei grembiuli.
La domanda chiave quindi è: Lombardi è compagni fanno sul serio, o sentiremo
i soliti slogan senza troppa grinta?
L'occasione questa volta è ghiotta. C'è Stefano Vitali che non è certo
il grande nuovo che avanza, c'è un PD locale non esattamente in salute,
e una lista alternativa che può essere un buon alleato, quella di Taormina.
Anche su quest'ultimo i dubbi sulla sua reale volontà di ribaltare l'asse
politico cittadino serpeggiano. Nella sua lista fioccano vecchi nomi che
erano comodamente seduti nei vecchi scranni del potere, e che sulle questioni
che contano hanno banchettato con la casta, magari con qualche mugugno
in più, ma mai troppo convincente. Liste come quella di Taormina non sono
una novità. A ogni elezione sbuca fuori qualcuno che tenta di sparigliare
le carte. E come spesso accade anche nella sua lista a persone affidabili
e oneste, si accompagnano personaggi molto meno presentabili. Tuttavia
meglio tardi che mai potremmo dire. Però...
C'è un però, ed è lo stesso però che riguarda Lombardi. Grinta ragazzi,
e coraggio, se si vuole espugnare la Bastiglia!
Se Lombardi non vorrà far sorgere nuovi dubbi su un'altra corsa col fiato
corto in partenza dovrà dimenticare per qualche giorno la sua rivoluzione
"moderata" (che sa di soporifero). Di moderazione e inciuci ne abbiamo
avuti abbastanza a Rimini.
Taormina invece dovrà dire chiaramente da che parte sta, perché se in
un eventuale ballottaggio tornerà a casa PD in cambio di qualche poltrona...
vade retro satana, ovvero, il peggio del peggio, anche questo già visto
in passato.
Se invece dichiarerà in modo convinto, laico e indipendente un appoggio
a Lombardi al ballottaggio (che dovrà essere accettato per non far sorgere
il solito dubbietto), allora chi si batte per un cambio a Rimini senza
voler dare carta bianca a un'opposizione sino a ora dormiente e inciuciata,
avrà trovato una lista cui guardare con interesse.
Nei prossimi sette giorni ci sarà una fitta serie di incontri tra tutti
i candidati alla presidenza della provincia (che sono ben 7) e sarà l'occasione,
spero, per dimostrare di voler fare qualcosa in concreto che metta in
discussione l'operato della precedente amministrazione. Ma dovranno uscire
parole vere che sappiano di "arrosto" e non di fumo. E con analisi delle
coperture finanziarie necessarie per realizzare le promesse, dalle fogne
(priorità numero uno per tutta la provincia) agli altri grandi investimenti
per il futuro riminese.
Tra i prossimi appuntamenti riminesi ci sono quelli organizzati da: Coordinamento
Donne Rimini (giovedì 21 ore 18 alla Sala del Buonarrivo, corso d'Augusto
231), Consorzio Sociale Romagnolo (mercoledì 27 ore 18, sede sociale di
via Portogallo 2), Associazione "La Cosa Giusta" (mercoledì 27 ore 21
all'Holiday Inn, in viale Vespucci 16).
Speriamo di non addormentarci. E, tra i vari argomenti, se sulle fogne
"i Vitali fanno ooh!", c'è un topolino", come diceva Povia, mi auguro
che almeno gli altri capiscano che si tratta di una pantegana, che deve
smettere di trovare il suo habitat ideale sulla spiaggia quando a Rimini
piove.